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Lamonica. Reclutamento, attenzione alla qualità e agli ex-giocatori

04 Giugno 2023

Un’idea ben precisa (coinvolgere gli ex giocatori) che va ad aggiungersi al lavoro intenso al limite del proselitismo portato avanti nell’ultima stagione. Luigi Lamonica, commisioner CIA, a Pescara, sta visionando, assieme alla Commissione specifica, il lavoro degli arbitri impegnati nella Finale Nazionale U15 Eccellenza Trofeo “Claudio Papini”: «In questa competizione – spiega – abbiamo portato gli arbitri che provengono dai Campionati regionali ed hanno trovato un livello di gioco abbastanza alto, ma ritengo che l’aspetto principale, ed è quello che stiamo osservando, è che ogni giorno si evidenziano dei progressi e vengono recepite le indicazioni date dai nostri formatori durante i clinic del mattino».

Più in generale a dar soddisfazione a Lamonica sono i dati legati al reclutamento di nuovi arbitri. «Puntavamo tanto a dar vita ad un aumento nei numeri dei tesserati CIA e, ad oggi, i dati indicano che è stato fatto un buonissimo lavoro da parte delle Regioni. Abbiamo 1.800 nuovi tesseramenti ed è un risultato di rilievo. È un punto di partenza, importante, anche perché il prossimo obiettivo sarà quello di mantenerli ed aggiungerne anche altri. Siamo soddisfatti dal punto di vista numerico, ma occorre lavorare per avere una qualità migliore».

Per un uomo di sport dal curriculum particolarmente rilevante tra Italia, Europa e mondo con tanto di esperienza olimpica nel percorso, il ritrovarsi dal campo alla scrivania «rappresenta il normale sbocco a fine carriera. È giusto che io riporti ai giovani arbitri tutti gli insegnamenti che ho ricevuto dai fischietti esperti quando ero sul parquet. Per me si tratta di una grande responsabilità. Cercherò di trasferire le mie conoscenze, frutto di migliaia di partite, a questi ragazzi ed è un obiettivo prioritario» che va ad innestarsi, tra l’altro, con ulteriori idee per la crescita dell’universo arbitrale pronte ad emergere. «Dovremo coinvolgere maggiormente gli ex giocatori – chiosa – io ci conto molto. Il nostro è uno sport molto complicato dal punto di vista delle regole, che sono peraltro in continua evoluzione, perché cambiano ogni anno, anzi talvolta anche ogni semestre. È chiaro che avere persone con un passato sul parquet ci permetterebbe di anticipare moltissimo il progetto di formazione dell’arbitro. Se noi dobbiamo insegnare anche i fondamentali del gioco finiremmo per impiegare troppo tempo, perché – diciamo la verità – noi arbitri non siamo tenuti ad insegnare i fondamentali del gioco e forse non siamo neanche in grado di farlo. Conosciamo, invece, quelli dell’arbitraggio, per cui se riuscissimo ad avere degli arbitri con background da giocatori, guadagneremmo tempo e potremo avere in meno tempo buoni direttori di gara».

La scheda

Insignito nel 2019 del titolo di Cavaliere della Repubblica, Luigi Lamonica è stato arbitro di livello internazionale con un curriculum di assoluto rilievo.

La sua carriera parte nel 1990 in Abruzzo, e nel 1993 c’è la promozione nei campionati nazionali con diverse finali scudetto dirette ed oltre settecento partite in Serie A.
Nel 1997 inizia la sua carriera di internazionale con la presenza nel 2002 alle Final Four di Eurolega.
Nel 2003 arrivano gli Europei, dove dirigerà la finale Spagna-Lituania. Per lui nel 2005 i Mondiali under 21, nel 2008 le Olimpiadi di Pechino con direzione delle semifinali (sia maschile, sia femminile). Nel 2010 ai Mondiali dirige la Finale e nel 2011 gli Europei e le Final Four di Eurolega.
Nel 2012 ci sono Olimpiadi a Londra e Final Four di Eurolega.
In totale ha arbitrato dieci Final Four di Eurolega.
Sulla propria esperienza arbitrale ha anche scritto un libro, Decidere, sulle esperienze di Pechino 2008, dei Mondiali 2010, nonché di Eurolega ed Europei nel 2011.

E’ Commissioner CIA dal giugno 2022.

A cura di Vincenzo Ciccone